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“Sharenting” è un termine che combina le parole inglesi “share” (condividere) e “parenting” (genitorialità), e si riferisce alla pratica dei genitori di condividere online, spesso sui social media, immagini, video e informazioni riguardanti i propri figli. Questa tendenza, sebbene comune, solleva preoccupazioni significative riguardo alla privacy e alla sicurezza dei minori.
Rischi associati allo sharenting:
•Violazione della privacy: Condividere dettagli personali dei bambini può esporli a rischi come il furto d’identità o l’uso improprio delle loro immagini. Ad esempio, le foto potrebbero essere utilizzate da terzi per scopi pedopornografici o altri fini illeciti.
•Impatto sull’identità digitale: La creazione di un’impronta digitale senza il consenso dei minori può influenzare la formazione della loro personalità e la percezione di sé. In futuro, potrebbero non approvare o sentirsi imbarazzati dalle informazioni condivise dai genitori.
•Sicurezza fisica: La condivisione di informazioni come la posizione geografica o le routine quotidiane può rendere i bambini vulnerabili a potenziali malintenzionati.
Consigli per una condivisione responsabile:
•Proteggere l’identità dei minori: Oscurare o pixellare i volti nelle foto, o utilizzare emoticon per coprirli, al fine di mantenere l’anonimato dei bambini.
•Limitare la visibilità dei contenuti: Impostare restrizioni sulla privacy dei post, rendendoli visibili solo a persone fidate, e evitare di condividere con sconosciuti.
•Evitare la creazione di profili dedicati ai minori: Non creare account social a nome dei bambini, per prevenire una sovraesposizione non necessaria.
•Informarsi sulle politiche di privacy: Leggere attentamente le informative sulla privacy delle piattaforme utilizzate per comprendere come vengono gestiti i dati condivisi.
Aspetti legali in Italia:
In Italia, il Garante per la protezione dei dati personali ha posto attenzione sul fenomeno dello sharenting, sottolineando i rischi legati alla sovraesposizione online dei minori e fornendo suggerimenti ai genitori per limitare la diffusione di contenuti che li riguardano.
È fondamentale che i genitori siano consapevoli delle implicazioni dello sharenting e adottino misure per proteggere la privacy e la sicurezza dei propri figli nel mondo digitale.
C’è molto di più della sola cultura aberrante alla base di omicidi “d’onore” come quello di Saman Habbas. C’ è anche la mente criminale dell’omicida e dei complici. C’è il voler togliere la vita ad una persona e la pianificazione a mente fredda.
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