accumulated degree days and cumulative degree hours 

Negli ultimi anni è stato sperimentato un nuovo metodo per calcolare il momento del decesso utilizzando sistemi di classificazione numerica del processo di decomposizione. Questo metodo si basa sul concetto di "accumulated degree days" (ADD), ovvero i giorni di accumulo della temperatura. Le ADD rappresentano la somma delle temperature medie giornaliere sopra lo 0°C per il numero di giorni necessari alla decomposizione del corpo. In pratica, le ADD indicano l'energia termica accumulata necessaria per le reazioni chimiche e biologiche della decomposizione. La temperatura è un fattore cruciale in quanto influenza l'attività degli insetti e il tasso delle reazioni chimiche e biologiche.

Sono stati sviluppati modelli matematici che combinano l'uso delle ADD con un "numerical total body score", che quantifica gli stadi di decomposizione suddivisi per parti del corpo. Tuttavia, questo metodo presenta ancora molte incertezze, poiché le modalità di calcolo delle ADD variano tra le diverse ricerche, non esiste ancora un sistema standardizzato per il numerical body scoring, e la temperatura esatta a cui la decomposizione si interrompe non è ancora stata determinata.

Una possibile soluzione è considerare intervalli di tempo più brevi, come le "cumulative degree hours" (CDH), che sommano le temperature medie per ogni periodo di 12, 6, o 3 ore, a seconda della specifica ricerca. Le condizioni atmosferiche e la temperatura cambiano costantemente tra il momento in cui il corpo è stato depositato e quando è stato ritrovato, rendendo difficili previsioni precise anche con i dati delle stazioni meteorologiche più vicine. Infine, questi calcoli sono validi solo se il corpo ha iniziato a decomporsi nel luogo in cui è stato ritrovato; se è stato spostato, non sarebbe possibile determinare con precisione le variazioni di temperatura e delle condizioni ambientali.

Umor vitreo e liquido sinoviale

Le considerazioni sull'uso dell'umor vitreo e del liquido sinoviale per stimare l'intervallo post mortem (IPM) sono fondate su diverse proprietà fisiche e chimiche di questi fluidi biologici. Di seguito, vengono delineate alcune considerazioni rilevanti in merito:

1. **Protezione dai Fattori Esterni**:
  - **Umor vitreo**: Essendo un gel trasparente e viscoso situato all'interno dell'occhio, l'umor vitreo è ben protetto dall'azione batterica e dagli agenti esterni. Questa posizione interna e chiusa fa sì che subisca meno rapidamente la decomposizione rispetto ad altri tessuti.
  - **Liquido sinoviale**: Analogamente, il liquido sinoviale si trova all'interno delle articolazioni, come il ginocchio, in un ambiente chiuso che lo protegge dall'esposizione diretta ai batteri e ad altri fattori di decomposizione.

2. **Aumento della Concentrazione di Potassio**:
  - **Umor vitreo**: Dopo la morte, la concentrazione di potassio nell'umor vitreo aumenta progressivamente. Questo fenomeno è dovuto alla diffusione del potassio dalla retina e dalla lente, che durante la vita contengono elevate quantità di questo elemento. La misurazione del potassio nell'umor vitreo è un metodo frequentemente utilizzato per stimare l'IPM, soprattutto nei corpi freschi, grazie alla sua affidabilità e alla relativa semplicità del prelievo.
  - **Liquido sinoviale**: Anche nel liquido sinoviale, la concentrazione di potassio può essere utilizzata per stimare l'IPM. Il prelievo di questo liquido, spesso dal ginocchio, permette di ottenere un campione relativamente isolato e protetto, il cui contenuto di potassio mostra una correlazione con il tempo trascorso dal decesso.

3. **Stabilità Chimica**:
  - **Umor vitreo**: La stabilità chimica dell'umor vitreo dopo la morte lo rende un substrato ideale per analisi post mortem. La sua composizione cambia in modo prevedibile, permettendo stime relativamente accurate dell'IPM.
  - **Liquido sinoviale**: Il liquido sinoviale, pur essendo meno frequentemente utilizzato rispetto all'umor vitreo, offre comunque una buona stabilità chimica. Le variazioni nella sua composizione chimica, in particolare la concentrazione di potassio, forniscono indicazioni utili per l'IPM.

4. **Accessibilità e Prelievo**:
  - **Umor vitreo**: L'estrazione dell'umor vitreo può essere effettuata con un intervento relativamente semplice e minimamente invasivo, rendendolo un fluido pratico per le analisi forensi.
  - **Liquido sinoviale**: Il prelievo di liquido sinoviale, benché un po' più complesso, è comunque una procedura fattibile e permette di ottenere un campione utile per le stime post mortem.

In sintesi, sia l'umor vitreo che il liquido sinoviale sono utili per la stima dell'intervallo post mortem grazie alla loro protezione in compartimenti chiusi, alla prevedibile diffusione del potassio dopo la morte e alla relativa stabilità chimica, rendendoli strumenti preziosi nell'ambito della medicina legale.